mercoledì 20 gennaio 2016

Tempo di ringraziamenti

È veramente strano pensare alla parola fine. Guardarsi in dietro e rendersi conto che è finito quest’anno di allenamento. Perché come per tutte le più belle e intense esperienze, infinite quando ti ci trovi dentro per la stanchezza e le millemila cose da fare, quando sei agli sgoccioli ti volti, e inevitabilmente già ti mancano. E oggi, a pochi giorni della gara, mi rendo conto che un anno è passato in un soffio, come se avessi saltato un oceano in un solo balzo. E per quanto adesso sia davvero “alla frutta”, la rifarei senza nemmeno pensarci. E consiglierei a chiunque abbia la voglia di mettersi in gioco e crescere di farla. Perché la crescita di questi 360 e passa giorni è stata immensa. Una crescita di consapevolezza e maturità emotiva. Una crescita anche professionale e senza dubbio umana.


E quindi mi ritrovo carta e penna in mano per ringraziare tutti quelli che hanno creduto possibile questa impresa che per me è stata titanica. Innanzi tutto gli allenatori, Davide Malizia, Gianluca Fusto e Mario Romani. Ognuno per un motivo diverso, ognuno perché ha investito e speso il proprio tempo ed energia per me, per l’obiettivo comune e soprattutto per avermi fatto crescere. Perché abbiamo imparato a conoscerci e a volerci bene. Perché mi hanno spronato, insegnato e messo alla prova. Ma mi hanno lasciato guanti da zucchero, marisa e aerografo in mano per permettermi di sbattere la testa contro il muro e alla fine riuscire a romperlo. Sulle mie gambe. E per quanto sono testarda non avrebbe potuto essere altrimenti. Ringrazio chi mi vuole bene e mi è stato accanto anche senza vederci mai, perchè non è stato facile e non sono stata facile da sopportare.
Ringrazio Livia Chiriotti, la donna con l’energia più bella che abbia mai percepito, lei che ha la forza di volontà di mille giganti e che crede in me da quando ero una sbarbatella universitaria. Ringrazio Cast Alimenti che mi ha ospitato, che per la seconda volta è stata casa e rimarrà per me un posto magico. E soprattutto il suo staff e i borsisti, senza i quali questa realtà speciale non esisterebbe. Perché tutti mi hanno aiutato, chi per una cosa chi per l’altra. E Valerio, che mi ha sopportato e aiutato tutti questi mesi, che ha investito per me un anno della sua vita, ridendo, litigando e dormendo troppo poco. Diventando amici.
Ringrazio le aziende con cui già collaboravo come Italia Zuccheri e decosil che hanno deciso di rimanere con me anche in questo percorso e tutte le altre aziende con cui ho avuto l’onore di lavorare gli sponsor, perché hanno creduto in me senza aver nessuna garanzia. Ed è bellissimo che esistano aziende che credono ancora nei sogni. E quindi grazie decosil, Pavoni, Erreenne, Italia Zuccheri, Pasticceria Internazionale, Pariani, Castellani, Lesepidado, 3A, Comprital, Molino Dalla Giovanna, Pasticceria Internazionale, Esseci, Belcolade, Torrefazione Dubbini e Zieher Germany, perché senza di voi tutto questo sarebbe stato impossibile.
Ringrazio anche tutti quelli che mi hanno fatto un in bocca al lupo attraverso social o di persona, perché spesse volte è proprio quella la carica che aiuta a stare in piedi, anche quando vorresti mollare tutto e spegnere la luce.


sabato 9 gennaio 2016

Alti e bassi

Se mi chiedessero in questo istante cosa significhi la parola "concorso" risponderei con una sfilza di coppie di opposti. Perchè un concorso è una vita vissuta ai mille all'ora in un solo anno, dove si susseguono e si alternano sensazioni e sentimenti. Dove vivi ogni situazione concentrata ed espansa come sotto una lente di ingrandimento. Perchè sai che in quell'anno devi costruire un palazzo da zero, insieme ai tuoi allenatori che ti indicano la strada ma ti lasciano camminare sui tuoi passi, facendoti fare una sorta di riduzione a fuoco lento di tutte le tue idee, in un tempo che sembra sempre troppo poco. E di questo li ringrazio: Davide Malizia, Gianluca Fusto, Mario Romani e tutti gli sponsor, perchè loro per primi hanno creduto in me.


venerdì 1 gennaio 2016

Cast-podanno 2016

Effettivamente se mi avessero detto che avrei passato il capodanno in CastAlimenti non ci avrei creduto. E anche quando sarei arrivata a convincermene, non avrei pensato che sarebbe stato così. Mi immaginavo io e i granelli di polvere, con Valerio, perché purtroppo o per fortuna fino al concorso ha accettato di sopportarmi. E invece? Invece sì è rivelata una bellissima serata, proprio come essere a casa con amici e nello stesso tempo in un mega ristorante con una cena da capogiro.