Quelli di una vita fa. O delle tante vite che hai vissuto concentrate negli ultimi 28 anni.
La malinconia che ti si affolla dietro gli occhi.
I tagli di capelli che cambiano, lo stesso sorriso che resta.
Sei più grassa, più magra, più bella e più buffa. In sostanza ti rendi conto che allora non ti andavi bene, un po' come oggi, ma che in realtà sei perfettamente imperfetta come è giusto che sia. E le troppe paranoie sono il superfluo di cui non riesci a fare a meno.
Rivedi tutte le persone che sono entrate nella tua vita per un
momento o per molto di più.
Quelle con cui hai condiviso percorsi e
passioni, con cui hai relaizzato sogni o ti sei ripromessa di farlo.
Quelle delle follie insieme, delle nottate a non dormire e dei viaggi.
Che ti hanno fatto sognare, piangere e ti sono state vicine.
Quelle che ora hai perso di vista e credevi importanti e quelle per cui non avresti dato un soldo e ora daresti la vita.
Quelle che ci sono e ci sono sempre state. Quelle che ci sono anche se non sono qui.


E scorri le foto e ti vedi ritornare una ragazzina, con la stessa velocità con cui non ti sei accorta di star crescendo. Eppure è successo. Sei diventata donna e ancora non lo sai.

E in questo modo mi sono laureata ieri, sono stata in grecia
ieri e mi sono innamorata ieri. E proprio ieri non avevo idea di cosa
fosse la pasticceria. E poi proprio ieri me ne sono follemente infatuata. E non l'ho più lasciata. Si, il mio ieri dev'essere stata una giornata davvero
intensa.
Bisognerebbe immortalare ogni attimo che meriti di essere
ricordato.
Non con una foto, ma con gli occhi e con il respiro.
Perchè
sono i ricordi ciò che ci rende unici e sono proprio loro una delle cose
più preziose che ci rimangono nonstante tutto e comunque vada, capaci
di regalarci il sorriso, di togliercelo e restituircelo ancora.
"cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio" Italo Calvino.
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