giovedì 27 agosto 2015

Allenamenti incrociati

Non è facile decidere di fare un concorso. 
O meglio, è più semplice di quanto si pensi perchè gran parte della decisone la comanda la pancia e la voglia di mettersi in gioco. E' una di quelle cose che ti senti nelle viscere e a cui non puoi dire di no, che hai sempre sognato e che se non facessi rimpiangeresti per tutta la vita. 
Perchè si, ha ragione chi dice che le occasioni perse sono solo quelle mai tentate. Tutto il resto è bagaglio ed esperienza, ricordi, crescita. E' sentirsi vivi. 

E un concorso è una tappa importante per chi è in questo mondo come noi, per mettersi alla prova e per crescere. Per creare un nuovo punto di partenza e sconfiggere le proprie ombre. Per far capire alla stanchezza che in questo caso non ce ne frega nulla del suo parere. 

Solo che non è una passeggiata o un'interrogazione a scuola. Non dura dieci minuti. Non si tratta unicamente dell'emozione e tensione della gara. Di quelle ore dentro ai box in cui ti giochi il tutto per tutto. Non solo... Si tratta di un pezzo di vita. Di un percorso ad ostacoli che dura mesi. Che richiede tanta energia, sforzi e concentrazione. Una marea di perseveranza.



Si tratta di un investimento di un anno della propria vita. In cui tutto il resto passa in secondo piano. E non è facile da immaginare e comprendere. Spesso non lo capisci nemmeno tu stesso prima di trovartici in mezzo.

Ma sono la stanchezza che si accumula e lo stress fisico e mentale le vere prove di un concorso. Tutto il prima insomma, quell'iceberg gigante che rappresenta l'allenamento e di cui si vede solo la puntina il giorno della gara. Non la ciliegina, ma tutta la torta. Fatta di notti insonni ad allenarti e di tanti pensieri.  Di pianti, lacrime e soddisfazioni. Di difficoltà, con muri da scalare cento volte più alti di te. Di incazzature e momenti bui in cui vorresti tirare tutto all'aria e andartene. Di lampi di genio, progetti e vedere che pian piano prendono forma. Di determinazione e di tremarella. Di emozioni.

E tutto questo lo fai tu e tu soltanto, con gli allenatori che ti indicano il cammino, ma che giustamente pretendono che dal dito alla luna il percorso lo faccia tu. Con tutto l'impegno di cui sei capace.

Per fortuna però, ogni tanto ci si trova "nella stessa barca" con altri "folli" che si sono gettati nella medesima impresa e ti senti subito meno solo, subito con un cuscinetto d'emergenza. E questo è il caso di Sara Accorroni e Bruno D'Angelis, che compongono la squadra italiana per il Mondial Des Arts Sucrés che si disputerà all'Europain il prossimo febbraio.  

Le nostre competizioni sono a un soffio l'una dall'altra, abbiamo un allenatore in comune, Davide Malizia, e tutto il futuro allenamento lo faremo insieme in Cast Alimenti. Tutti e tre a passare nottate e week end, a perdere il senso delle giornate e del tempo e soprattutto a spalleggiarci l'un l'altro quando si crolla e a gioire insieme dei piccoli passi. 
Perchè più di qualsiasi persona esterna che possa esserci accanto possiamo capire l'intensità di questo periodo. Ed è davvero così, l'unione fa la forza. 









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