Siamo a Torino, in pazza Carignano, una delle piazzette più
pittoresche e curate della città. Se la vedeste nel periodo natalizio con i
lampioni tutti colorati ne percepireste ancor più la meraviglia…
Entriamo dalle porte della vecchia farmacia: il "di fuori" è ancora lo stesso, bellissimo, ma nulla c’entra con i farmaci, a meno che ciò che si vende non
sia possa considerare una medicina dell’anima.
All’interno tutto è in legno scuro e vetro. Curato. Antico ma moderno e un grande tavolo domina la stanza al centro, circondato da alte sedute rosse e sormontato da un lampadario d'epoca.
Tanto per cambiare parliamo di pasticceria. Alta pasticceria
oserei dire, firmata Fabrizio Galla (maestri AMPI). Perchè da qualche mese questo piccolo antro è diventato La Farmacia Del Cambio.
E per sfamare la curiosità dei clienti in fondo alla piccola boutique scorgiamo le vetrate che ci
permettono di sbirciare nella cucina del ristorante Del Cambio, di cui a pranzo possiamo assaggiare qualche piatto veloce.
L’ambiente è volutamente piuttosto buio, con i punti di luce che illuminano solo i gioielli di pasticceria.
Troviamo le praline (vendute solo in vassoietti. Minimo 4 pezzi, 5€) e personalmente sono attirata da quella al caramello alla vaniglia, lime e albicocca.
Le gelatine di frutta, i fondant e le Ginevrine (4,50€ al sacchetto, piccole caramelle grandi quanto bottoncini di zucchero aromatizzato) che mi ricordano la mia infanzia… quante ne ho mangiate!
Si può assaggiare qualche mignon o monoporzione:
troviamo ad esempio la mono gianduiotto (7€) e la tartelletta con frutta fresca (7€).
Facciamo merenda con la tartelletta mandorle e albicocca. Un fondo di streusel, un frangipane e le albicocche grigliate. Dolce e acida al punto giusto. Fresca come non mai!
Tutto è molto elegante curato e quasi austero. Come è perfetto che sia per esaltare al meglio il palazzo d’epoca in cui nasce la Farmacia e la stessa piazzetta dall’aria aristocratica e regale e semplicemente meravigliosa.
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